mercoledì 27 maggio 2015

A PROPOSITO DI PADRI

Giorgio Gaber 1939 - 2003
"I padri miei non ispiravano allegria chiudevano le porte a tutto e per i giovani vivaci esuberanti non avevano nessun rispetto. Punivano e perdonavano come vecchi maestri di scuola suggestionati dal cuore e dalla moralità.
Ma avevano una certa consistenza e davano l’idea di persone persone di un passato che se ne va da se..."

"I padri tuoi, i padri tuoi i padri come potrei essere io non sono austeri e riservati si vestono più o meno come voi sono padri colorati.
(...) I padri tuoi son sempre più sensibili e corretti non hanno la mania di intervenire puoi fare tutto quello che ti pare, sono sempre più perfetti. (...) Noi che non facciamo nessuna resistenza e che ci stravacchiamo nel benessere e nella mascherata della libertà."

A soli dieci anni dal 1968 a un solo anno dal 1977, e ben trentasette anni fa,  nell'album "Polli d'Allevamento" Giorgio Gaber affronta temi oggi molto attuali come l'effetto del consumismo sulla società e la conseguente crisi dell'autoritarismo in attesa di una vera ed efficace autorevolezza, spesso ancora oggi invocata. "I padri miei" e "I padri tuoi" (di cui sopra sono riportati alcuni stralci) restano due brani molto attuali.


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